Codex: 145

Century:XV
Material:cartaceo (I, IV membranaceo)
Size (mm):294x210 (194x115)
Foliation:I-II+241+III-IV
Columns:1

Description

Altre segnature: XXXIX-7; D-VI-7. Bianchi i ff. ga_av, ga_bv, 241v-gp_dv. Scrittura italica corrente. Fascicoli di ff. 10, ad eccezione dell'ultimo di ff. 12, con richiami. Colonne di linee 34. Nel testo frequenti lacune supplite in un secondo tempo nel margine, dove si dà anche la versione delle parole greche usate dall'autore. Numerazione arabica antica. Legatura in assi coperte di pelle sbalzata con pelle leggera nel dorso. A f. ga_av la nota: Charte scripte numero 241. Sunt epistole numero 296. Libri vero epistolarum 20. Nel recto dello stesso foglio è stata conservata copia, in corsiva umanistica dello stesso secolo XV, di due lettere: la prima datata Firenze 14 luglio 1446, è un invito degli officiales almi Studii Florentini a Giovanni Lamola per insegnare retorica e poetica a Firenze dal 18 ott. 1446 sino allo stesso giorno del 1448; la seconda è di Carolus Aretinus (il Marsuppini) ... Florentie, iii kal. aug. 1446, il quale insistette sul declinato invito; ambedue le lettere sono edite da I. Gil Fernández, ‘Due lettere inedite a Giovanni Lamola’, Rendiconto delle Sessioni della Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna. Classe di Scienze Morali ser. VI, 2 (1962-1963), p. 142-144. Scheda di Martínez de Pons a f. ga_br. Restauro marginale del f. 1.

Works

Bibliography

A. Martínez de Pons, Bibliotheca Albornotiana. Continet manuscriptos codices qui adservantur in Regali ac Majori Collegio Hispanorum gratia ab eximio Card. Albornotio erecto..., ad cod. [MS nella Biblioteca del Collegio. Le descrizioni relative ai codici civilistici sono state parzialmente edite a stampa da M.J. Peláez, ‘Catálogo de la documentación’ p. 485-548, specialm. 504-528]; I. Gil Fernández, ‘Due lettere inedite a Giovanni Lamola’, Rendiconto delle Sessioni della Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna. Classe di Scienze Morali ser. VI, 2 (1962-1963), p. 139-144; I. Gil Fernández, De codicibus albornotianis ad graecas latinasque litteras pertinentibus commentarius, p. 61-63.