Codex: 204

Century:XV (Perugia 1463: f. 116r)
Material:cartaceo (I membranaceo)
Size (mm):410x290
Foliation:I+290
Columns:2

Description

Altre segnature: 614 (cancellata); 678 (antiche); VI-7; C-II-7. Bianchi i ff. 30v, 77v-80v, 168v-169v, 224-228, 239v-240v, 288v-290v. Taglio rettangolare nel marg. inf. ai ff. 116-120, senza perdita di testo, taglio parziale del marg. inf. ai ff. 241-250; perduto quasi per metà il f. 290, tagliato verticalmente. Scrittura italica, corsiva e corrente; rubriche e rinvii in lettere per lo più capitali ma trattate secondo il gusto gotico della spezzatura (per es. ai ff. 85 e ss.). Rare annotazioni (notabilia, argumenta) marginali. Foliazione recente a matita sui marg. sup. in cifre arabiche. Fascicoli di 5, 6, 4 fogli con richiami finali. Al f. 149rb, marg. est.: Nota quod fuit scripta columna ista in nocte nativitatis Domini nostri dum omnes luderent etc. A f. 52ra, a metà: Sequitur lex Cum mota quam propter mascaras dimisit ne eam imperfectam relinqueret legendam fortius in fine tituli. Nel marg. inf. della stessa pagina grossolana figura di cavaliere. Lo scriptor, Caesar de Nacciis de Amelia, risulta da f. 179va (v. nu. 3). La sigla CAT. G. ricorre nei ff. 168r, 170r, 181v; le varianti VA. CAT. G. a f. 190v, coronata nei ff. 190r, 191r; VA.CAT.G.C.E. al f. 186r entro scudo coronato con scacchiera nella parte inferiore dello stemma. Dopo invocazioni, a f. 189v, sul marg. sup.: Caterina meos si satiabis amores/ Quanta fuit scribam picolomina domus. A f. 190r tra le colonne: Caterina meo si respondebit amori. A f. 262rb, a una croce con le lettere C G E R è sovrapposto un disegno culminante in una mano che indica la scritta maiuscola Camillus Meus. A f. 269r versi: Flagrantesque oculi dulces iaculantur amores/ Maxilleque rubent et gena rubra micat. Sul marg. inf., parzialmente perduti per la rifilatura: <...> que manus/ Talia labia nitent qualia labia cupis. Legatura in assi, con pelle chiara lacerata sul dorso; piatto superiore spezzato verticalmente; all'interno scheda di Martínez de Pons e nota del sec. XV: Libr. 17. Avanzi di due fermagli perduti. Sul taglio superiore: Io. de Montesper. supra Cod. Il f. ga_a, pergamenaceo (sec. XIII), contiene un frammento di Summa libellorum, che presenta le sigle Sy., Ia. b., Py. aço., e sembra composto in ambiente trevisano o da giurista già stato attivo in quell'ambiente al tempo di Alberico da Romano.

Works

Bibliography

A. Martínez de Pons, Bibliotheca Albornotiana. Continet manuscriptos codices qui adservantur in Regali ac Majori Collegio Hispanorum gratia ab eximio Card. Albornotio erecto..., ad cod. [MS nella Biblioteca del Collegio. Le descrizioni relative ai codici civilistici sono state parzialmente edite a stampa da M.J. Peláez, ‘Catálogo de la documentación’ p. 485-548, specialm. 504-528], dal quale dipendono F. Blume (Bluhme), Bibliotheca librorum manuscriptorum Italica. Indices bibliothecarum Italiae ex schedis Maieri eslingensis, Haenelii lipsiensis, Gottlingii ienensis, Car. Wittii, suisque propriis, p. 98 e, per il suo tramite, G. Dolezalek (con la collaborazione di J.A.C.J. van de Wouw), Verzeichnis der Handschriften zum römischen Recht bis 1600 I, ad cod.; Mostra del Digesto e della storia dello studio di Bologna nella Biblioteca dell’Archiginnasio. Catalogo, p. 67 nu. 43 (senza il numero del MS); E. Cortese, ‘Scienza di giudici e scienza di professori tra XII e XIII secolo’, Legge, giudici, giuristi. Atti del Convegno tenuto a Cagliari, nei giorni 18-21 maggio 1981, p. 112 (con riferimento al frammento di f. ga_arv).