Codex: 222

Century:XIV
Material:membranaceo
Size (mm):343x236 (260x180, 275x180, 265x1
Foliation:I+142
Columns:2

Description

Altre segnature: XIIII; 29 (antiche); B-VI-5; XXXVII-5. Bianchi i ff. ga_ar, 44, 137v. La descrizione di Martínez de Pons è incollata sul f. ga_av. Scrittura: gotiche scolastiche di tipo non italiano ai ff. 1-43v e 65-137; corsiva testuale ai ff. 45-64v e 138-141v. Due distinti mss. compongono il codice. Fascicoli di 12 fogli (di 8 l'ultimo) con richiami finali nel primo ms. e di 10-12-6 senza richiami nel secondo. Foliazione recente a matita. Legatura in cartone, costituito da fogli scritti incollati uno sull'altro, coperto di pelle gialla con pelle bianca al dorso ove si legge: Paulus de Leazariis in Clement. Sull'esterno del piatto inferiore un tassello con la scritta: Paul. de leazar. super cle. cum alia lectura super eis. Incollato all'interno del piatto superiore un foglio pergamenaceo, in scrittura bolognese del sec. XIV a due colonne di 28 righe, contenente un frammento delle decretali di Gregorio IX (parzialmente X 1.3.27-28): Inc. perpetuo vicario de proventibus ipsius vicarie; des. Cum autem lites restringe. Sul marg. inf. di questo stesso frammento una mano del sec. XIV scrive: Is<***> fratris Andruyni de Rocha quem emit antequam esset abbas cluñ., sotto l'annotazione: apparatus alberici super Clementinas. Nella parte inferiore del f. ga_av una mano del '700 annota: Ex libris Androini de Rocha Abbatis Cluniacensis Bononie Legati ann. 1364 uti in fine legitur. Al f. 1r la nota: iste Albericus est prioris de colungis, e sul marg. inf. del f. 141v la mano del sec. XIV, che l'aveva scritta nel frammento citato, ripete la nota: Iste liber est fratris Andruyni de Rocha quem emit antequam esset abbas cluñ., con l'aggiunta, di altra mano, nunc vero Iohannis de Abbatibus quem emit e executoribus bone memorie domini mei cardinalis Cluñ. Al f. 142r: questo libro e di messer Giovanni abati de Firenze uditore et capelano domini nostri pape; nel f. 142v: aparato super libro de pagolo de Lazari. Gosto fl. 20.

Works

Bibliography

C. Piana, Ricerche su le Università di Bologna e di Parma nel secolo XV, p. 54 (Inventario del 1453: 'Paulus de Leazaris super Clementinis. Liber Clementinarum. Apparatus d. mecon. super VI° decretalium'); M.-H. Laurent, Fabio Vigilii et les bibliothèques de Bologne au début du XVIe siècle d’après le ms. Barb. lat. 3185, p. 8 (Inventario del 1511, nu. [34]); A. Martínez de Pons, Bibliotheca Albornotiana. Continet manuscriptos codices qui adservantur in Regali ac Majori Collegio Hispanorum gratia ab eximio Card. Albornotio erecto..., ad cod. [MS nella Biblioteca del Collegio. Le descrizioni relative ai codici civilistici sono state parzialmente edite a stampa da M.J. Peláez, ‘Catálogo de la documentación’ p. 485-548, specialm. 504-528], dal quale dipendono F. Blume (Bluhme), Bibliotheca librorum manuscriptorum Italica. Indices bibliothecarum Italiae ex schedis Maieri eslingensis, Haenelii lipsiensis, Gottlingii ienensis, Car. Wittii, suisque propriis, p. 84, nonché, per il nu. 1, G. M. Mazzuchelli, Gli scrittori d’Italia cioè Notizie storiche intorno alle vite e agli scritti dei letterati italiani II i, p. 72, per il nu. 2 (con fraintendimento delle indicazioni di Martínez), G. Fantuzzi, Notizie degli scrittori bolognesi V, p. 67 e, per il suo tramite, J. F. von Schulte, Die Geschichte der Quellen und Literatur des canonischen Rechts von Gratian bis auf die Gegenwart II, p.247 nt. 6; R.S. Mylne, The Canon Law, p. 179; I. Gil Fernández, De codicibus albornotianis ad graecas latinasque litteras pertinentibus commentarius, p. 8 nt. 8, 19; D. Maffei, ‘Alberico di Metz e il suo Apparato sulle Clementine’, Bulletin of Medieval Canon Law N. S. 1 (1971), p.44ss., 49-56.