Codex: 268

Century:XV (Ferrara ? 1461: f. 283r)
Material:cartaceo
Size (mm):437x294 (260x165-170)
Foliation:283
Columns:2

Description

Altre segnature: C-I-6; V-5. Bianco il f. 1; dai ff. 282 e 283 risulta asportata la metà destra, reintegrata con carta bianca; perdita del testo solo a f. 282 (col. b sul recto, a sul verso). Scrittura semigotica, posata e calligrafica; rubriche e lemmi in testuale (per l'amanuense Uberto di Arnhem cf. f. 283ra, chiusa riportata al nu. 1). Scudo al centro del f. 2r con arma bipartita d'oro e di verde, alla banda d'azzurro, col capo di Francia sostenuto dalla divisa di rosso (salva la bipartizione dell'arma in due colori, coincide con lo stemma riferito alla famiglia Gambiglioni da G.B. (di) Crollalanza, Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti I, p. 454). Fascicoli di ff. 5 con richiami; 60 righe per colonna. Foliazione recente in cifre arabiche, a matita, sul marg. inf. al centro o a destra, che integra numerazione antica. Argumenta, notabilia e lunghe additiones marginali, ma non frequenti. Lacerato il f. 1 in parte; i ff. 2-4, ugualmente danneggiati, con perdita parziale delle note marginali. Legatura in assi, con pelle scura sul dorso ricoperta da altra chiara lacerata. Perduto per metà il piatto superiore; conseguentemente si conserva solo metà della scheda di Martínez de Pons incollata all'interno. A parte le additiones riferibili a Giovanni da Imola, le altre di mano corsiva potrebbero essere riportate ad Angelo Gambiglioni, per quanto non siglate e pur se apparentemente non autografe. In esse infatti si trovano citati come propri, con altri scritti (il De appellationibus e il De re iudicata ad es. ai ff. 25rb e 132rb), il Tractatum maleficiorum (cf. ff. 16rb, 29vb) e il commento sulle Istituzioni (cf. ad es. ff. 25rb, 77rb, 87va, 108ra, 132vb, 167va, 169rb, 215rb, 246vb, 268rb). Le citazioni giungono fino a Onofrio Bartolini (per l'appunto uno dei maestri del Gambiglioni) e a Sallustio Buonguglielmi da Perugia. Frequenti anche le citazioni di altre raccolte manoscritte (ad es.: in quolibeto rubeo). A f. 193vb, in fine all'additio: ... et hanc partem sequebatur dominus meus d. Io. de Canniculo. Ymola. A f. 248ra l'autore dell'additio 1a cita una propria repetitio.

Works

Bibliography

A. Martínez de Pons, Bibliotheca Albornotiana. Continet manuscriptos codices qui adservantur in Regali ac Majori Collegio Hispanorum gratia ab eximio Card. Albornotio erecto..., ad cod. [MS nella Biblioteca del Collegio. Le descrizioni relative ai codici civilistici sono state parzialmente edite a stampa da M.J. Peláez, ‘Catálogo de la documentación’ p. 485-548, specialm. 504-528], dal quale dipendono F. Blume (Bluhme), Bibliotheca librorum manuscriptorum Italica. Indices bibliothecarum Italiae ex schedis Maieri eslingensis, Haenelii lipsiensis, Gottlingii ienensis, Car. Wittii, suisque propriis, p. 92 e, per il suo tramite, J.L.J. Van de Kamp, Bartolus de Saxoferrato. 1313-1357, p. 101 nt. 14, F. Calasso, ‘Bartolo da Sassoferrato’, Dizionario biografico degli Italiani VI, p. 646, G. Dolezalek (con la collaborazione di J.A.C.J. van de Wouw), Verzeichnis der Handschriften zum römischen Recht bis 1600 I, ad cod.