Codex: 282
Century: | XIVin. |
Material: | membranaceo |
Size (mm): | 465x290 |
Foliation: | I-II+278 |
Columns: | 2 |
Description
Altre segnature: A-II-3; II-3. Bianchi i ff. 66v-67r, 68v, 198v, 258v. Due fogli cartacei di guardia (ga_a-ga_b) all'inizio, sul primo dei quali, sciolto, si legge la descrizione di Martínez de Pons, ed uno ugualmente cartaceo (gp_c) alla fine. Scrittura: littera Bononiensis (per l'amanuense Rolandus cf. f. 66rb). Indicazioni di pecia: 13 e una più breve nel testo, e 19 nell'apparato delle Istituzioni; 29 nel testo e 20 nell'apparato dell'Authenticum; 16 e 13 nei Tres libri; 8 nell'apparato dei Libri Feudorum e più di due nel testo ove se ne trova indicata soltanto una. Sigle del correttore. Fascicoli di 10 fogli, meno il sesto che è di 8, con richiami finali. Foliazione recente a inchiostro in cifre arabiche. Legatura in assi con pergamena al dorso sul quale si legge: 282. Avanzi di quattro fermagli in ottone. Buono stato di conservazione.
Works
Bibliography
Antonius Augustinus, Emendationum et opinionum libri quattuor II, p. 5, III, p. 7-8; Ad Modestinum sive de excusationibus liber singularis (ed. Venezia 1543, pp. 97, 169, 181, 280); H.Brencmann, Historia Pandectarum seu Fatum exemplaris Florentini. Accedit gemina dissertatio de Amalphi, p. 254s. (ripete C. Flores Sellés, Epistolario de Antonio Agustín, p. 97); A. Martínez de Pons, Bibliotheca Albornotiana. Continet manuscriptos codices qui adservantur in Regali ac Majori Collegio Hispanorum gratia ab eximio Card. Albornotio erecto..., ad cod. [MS nella Biblioteca del Collegio. Le descrizioni relative ai codici civilistici sono state parzialmente edite a stampa da M.J. Peláez, ‘Catálogo de la documentación’ p. 485-548, specialm. 504-528], dal quale dipende F. Blume (Bluhme), Bibliotheca librorum manuscriptorum Italica. Indices bibliothecarum Italiae ex schedis Maieri eslingensis, Haenelii lipsiensis, Gottlingii ienensis, Car. Wittii, suisque propriis, p. 91; T. von Dydynski, Beiträge zur handschriften Überlieferung der justinianischen Rechtsquellen, I. Institutionen, Heft 1, p. 76 nu. 216; Consuetudines Feudorum, ed. K. Lehmann, p. 108 [=ed. altera curavit K.A. Eckhardt, p. 30] nu. 95; B. Pagnin, ‘La « littera Bononiensis ». Studio paleografico’, Atti del R. Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti 93, parte 2 (1933-1934) p. 1593-1665, ripubbl. in Ricerche Medievali 10-12 (1975-1977), da cui citiamo, p.160 nu. 72; Mostra del Digesto e della storia dello studio di Bologna nella Biblioteca dell’Archiginnasio. Catalogo, p. 71 nu. 90 (senza il numero del MS); I. Gil Fernández, De codicibus albornotianis ad graecas latinasque litteras pertinentibus commentarius, p. 11, 69-71; G. Dolezalek (con la collaborazione di J.A.C.J. van de Wouw), Verzeichnis der Handschriften zum römischen Recht bis 1600 I, ad cod., che dipende da parte della letteratura precedente.