Codex: 284
Century: | XIVin. |
Material: | membranaceo |
Size (mm): | 440x275 |
Foliation: | I+260+II |
Columns: | 2 |
Description
Altre segnature: A-II-2; II-2. Bianchi i ff. 94v, 192v, 260v. Due fogli cartacei di guardia all'inizio (ga_a) ed alla fine (gp_b). Scrittura: littera Bononiensis. Iniziali delle leges in azzurro e rosso con paraffi in rosso. Indicazioni di pecia così distribuite: 24 per il testo e 24 per la glossa nella prima parte e cioè dal f. 1r al f 94rb ove si legge: Laus tibi Christe expelle cordi; 26 per il testo e 24 più 4 colonne per la glossa nella seconda parte, che inizia al f. 95r e finisce al f. 192ra ove è scritto: finitur secunda pars Deo gratias; 18 per il testo e 16 per la glossa nella terza parte che inizia al f. 193r. Fascicoli generalmente di 10 fogli con richiami finali. Foliazione recente a matita (doppia sino a f. 141 a penna e a matita) in cifre arabiche. Legatura in assi ricoperte di carta marrone con pelle al dorso ove si legge: Cod. 284. Due fermagli di stoffa. Buono stato di conservazione.
Works
Bibliography
A. Martínez de Pons, Bibliotheca Albornotiana. Continet manuscriptos codices qui adservantur in Regali ac Majori Collegio Hispanorum gratia ab eximio Card. Albornotio erecto..., ad cod. [MS nella Biblioteca del Collegio. Le descrizioni relative ai codici civilistici sono state parzialmente edite a stampa da M.J. Peláez, ‘Catálogo de la documentación’ p. 485-548, specialm. 504-528], dal quale dipendono F. Blume (Bluhme), Bibliotheca librorum manuscriptorum Italica. Indices bibliothecarum Italiae ex schedis Maieri eslingensis, Haenelii lipsiensis, Gottlingii ienensis, Car. Wittii, suisque propriis, p. 91 e, per il suo tramite, G. Dolezalek (con la collaborazione di J.A.C.J. van de Wouw), Verzeichnis der Handschriften zum römischen Recht bis 1600 I, ad cod. (la citazione di E. Spangenberg, Einleitung in das Römisch-Justinianische Rechtsbuch oder Corpus juris civilis Romani, p. 498 si fonda su un equivoco di questo autore e va riferita al MS 282 nu. 1; cf. anche la bibliografia su quel codice); B. Pagnin, ‘La « littera Bononiensis ». Studio paleografico’, Atti del R. Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti 93, parte 2 (1933-1934) p. 1593-1665, ripubbl. in Ricerche Medievali 10-12 (1975-1977), da cui citiamo, p. 132, 160 nu. 73; Mostra del Digesto e della storia dello studio di Bologna nella Biblioteca dell’Archiginnasio. Catalogo, p. 71 nu. 93 (senza il numero del MS); I. Gil Fernández, De codicibus albornotianis ad graecas latinasque litteras pertinentibus commentarius, p. 11, 65s.; R. Ferrara, ‘La pratica del sapere. Dottrina ed esperienza di governo a Bologna (secoli XII-XIII)’, L’Università di Bologna. Personaggi, momenti e luoghi dalle origini al XVI secolo, a cura di O. Capitani, p. 74 con riproduzione di miniatura a p. 73.